Crocifisso nelle scuole, Di Maio prende le distanze da Fioramonti. Il passo indietro del Ministro dell’Istruzione: “Il tema non è una priorità”.
La proposta di Lorenzo Fioramonti di togliere il Crocifisso dalle scuole ha scatenato un caso politico decisamente scomodo per il governo, già alle prese con un tema spinoso come la manovra economica.
Crocifisso nelle scuole, la proposta di Fioramonti
Il ministro dell’Istruzione ha espresso il suo desiderio di formare una scuola laica, dove il Crocifisso possa lasciare il posto alle cartine geografiche. L’idea di fondo è quella di aprire la mente degli studenti spingendoli a guardare oltre i confini nazionali.
La Cei e la Lega contro il governo
La presa di posizione di Fioramonti ha scatenato un caso mediatico. La Lega e la Cei si sono ritrovate alleate dopo mesi di battaglie e hanno puntato il dito contro il governo giallorosso. Proprio dalla Chiesa è arrivato l’invito ai cattolici di farsi valere anche in Parlamento per opporsi a quella che viene vista come una pericolosa deriva.
Di Maio corre ai ripari, il governo scarica il Ministro Fioramonti
Luigi Di Maio ha provveduto a prendere le distanze da Fioramonti, il ministro più discusso del governo. Il leader del Movimento 5 Stelle si è tirato fuori dalla polemica sottolineando come il tema non sia tra le priorità del governo.
Fioramonti, “Il Crocifisso nelle scuole non è una priorità”
E Fioramonti si è convinto a seguire le orme di Luigi Di Maio nel tentativo di gettare acqua sul fuoco.
“Sono sgomento di fronte a questo vespaio mediatico. Il tema non è all’ordine del giorno, non è una priorità, neanche lontanamente. Io credo in una scuola laica – ha dichiarato Fioramonti a Radio Capital. Invece di parlare del fatto che il Ministero sta lavorando per l’edilizia scolastica o che sta aiutando le amministrazioni, si discute di quello che io ho detto sul crocifisso. Questo Paese ha bisogno di un cambio di mentalità“.